ragone, in provincia di Caserta. La città si estende dalla costa del mar Tirreno fino alle pendici del monte Massico e sorge in quel sito in cui ancora oggi si possono ammirare i resti dell'antica città, chiamata Sinope dai Greci e Sinuessa dai Romani. Ruderi che testimoniano la sua storia gloriosa, difatti l' ubicazione fra mare e monti, le acque sulfuree e i particolari prodotti della sua terra l'hanno resa nel corso dei secoli, oggetto di conquista da parte di vari popoli, dai Greci ai Romani, dai Longobardi ai Normanni.In questa città la storia della Parrocchia di S. Nicola, a
partire dagli anni del dopoguerra, ci permette di ripercorrere la storia della città tutta e del suo parroco dell'epoca, Monsignor Adelchi Fantini, che vi ha esercitato il Ministero dal 1948 al 1992, ed è stato promotore e realizzatore di opere non solo in campo religioso e liturgico ma anche sociale, fondamentali per la crescita culturale ed economica della città, dopo le avversità della guerra. Negli anni seguenti al secondo conflitto mondiale, nella Parrocchia, ancora non esisteva una Chiesa centrale, ma solo due Cappelle distanziate, quella del "Carmine" appartenente all'omonima Congrega e la cappella dedicata a "S. Biagio", consistente in un modestissimo locale, nascosto e confuso tra le case, che fungeva da Chiesa parrocchiale, insufficiente ad accogliere gli abitanti dei due rioni contigui che la costituivano : "S. Nicola" e "Rione Amedeo".
Monsignor Fantini si rese conto della necessità di erigere una nuova Chiesa ed iniziò, come sua prima opera, il difficile cammino della costruzione, che comportò non pochi sacrifici. Difatti, per la realizzazione di tale progetto, dopo molto adoperarsi, riuscì a reperire un'area di 5000 mq. dalla famiglia Falco, che in seguito cedette in parte al Comune, affinché realizzasse i due edifici per le scuole elementari di Rione Amedeo. Affrontò un viaggio negli Stati Uniti per raccogliere fondi presso gli emigrati, affinché insieme a quelli offerti da generosi concittadini permettessero di portare a termine l'opera, che fu realizzata in breve tempo su progetto dell'architetto, di fama nazionale, Gaetano Rapisardi.Alla costruzione della Chiesa, ammirevole per dimensioni e architettura, fece seguito la rinascita della vita parrocchiale, fu riorganizzata l'Azione cattolica, riordinata la Congregazione di M.S.S. del Carmelo, furono apportate innovazioni liturgiche e iniziata la ricerca di testi, soprattutto rari, per arricchire la Biblioteca, oggi, per volontà testamentaria di don Fantini confluita nel patrimonio librario della biblioteca comunale della città di Mondragone.

Operato tutto che rappresenta l'impegno di Monsignor Fantini per la formazione spirituale delle coscienze e per porre in essere, con la collaborazione dei laici, una valida comunità cristiana. Comunità che attualmente ha raggiunto un alto livello di organizzazione e di crescita nella fede, anche grazie all'operato delle guide spirituali che si sono susseguite e in particolar modo all'impegno e al rinnovamento continuo apportato dall'attuale parroco Don Lorenzo Langella.
La Parrocchia attualmente presenta strutture idonee allo svolgimento delle più varie attività pastorali: una canonica moderna e ospitale, un salone ricreativo per conferenze, incontri giovanili e spettacoli organizzati dalla stessa gioventù, campo per varie attività sportive. Strutture tutte necessarie all'azione di apostolato e di educatore svolta da don Lorenzo Langella in una parrocchia che è "Centro diocesano di pastorale giovanile e vocazionale" denominato "Centro Tabor". Attività apostolica improntata ad avvicinare le persone alla cultura cattolica e soprattutto i giovani con le loro contraddizioni e motivazioni imprevedibili, dando loro la possibilità di avere un punto d'incontro per esercitare le più varie attività, dalla musica, ai canti, al cineforum, all'approfondimento teologico-pastorale e ritrovare alcuni di quei valori oscurati dai falsi idoli della realtà odierna.
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